RINEGOZIARE IL MUTUO
RINEGOZAZIONE MUTUI : QUAL' E LA SITUAZIONE IN TOSCANA
La nuova normativa che da la possibilità di rinegoziare i mutui non ha ancora prodotto i suoi effetti.
Sebbene l' aumento dei tassi che ha determinato la crescita delle rate dei mutui, l' intesta tra l' Abi e il governo per la rinegoziazione dei mutui si è dimostrato un flop, vantaggioso per lo più a quelle famiglie che hanno difficoltà a far fronte al pagamento della rata, anche se la formula di rinegoziazione rappresenta una sorta di ancora di salvezza dal costo alto.
In pratica un vantaggio vero e proprio possono riceverlo coloro che hanno stipulato un mutuo già da molti anni, in altro modo l' esito corre il rischio di essere irragionevole. E' l' ipotesi di quanto è successo a un operaio extracomnunitario che si recato, tra scetticismo e dubbi, agli uffici di Prato dell' Adiconsum.
La persona che aveva acceso in precedenza un mutuo trentennale di 150.000,00 eu ro, ha ricevuto dal proprio istituto di credito banca un prospetto corredato da una proposta di rinegoziazione che avrebbe allungato la durata del mutuo di altri venticinque anni, per un totale complessivo di cinquatacinque anni.
L' operaio immigrato ha sottoscritto un contratto con uno spread notevole, dell' 1,60% e dalla ra ta d' origine di 733,50 euro, in virtù di un tasso iniziale del 4,15%, avrebbe dovuto pagare una rata di 941,93 euro, poichè il tasso era salito al 6,65%. Il fatto è che per transitare a un tasso fisso al 4,6% che ha determinato un risparmio di quasi 173 euro al mese avrebbe agglomerato un debi to residuo di circa 127mila euro, che per estinguerlo, alla scadenza dei 30 anni, avreb be dovuto saldare altre 309 ra te mensili, per quasi 26 anni.
La rinegoziazione mutui messa in atto dall' Abi e il governo, infatti, non produce la riduzione dello spread ricevuto dall' istituo di credito, ma rimanda ad un conto accessorio la differenza tra la rata dovuta e la rata rinegoziata tale conto è però gravante di interessi e in tal modo il debito rischia di essere senza fine.
RINEGOZIAZIONE MUTUO IN DETTAGLIO
Al gruppo Banco Popolare e nello specifico alla Cassa di Risparmio di Lucca, Pisa e Livorno, si è preferito inoltrare l' informativa sulla rinegoziazione anche a chi aveva acceso mutui opzionali, che hanno per contratto il diritto di riguardare a scadenze prestabilite la struttura del mutuo, con l' opportunità di cambiare il tasso da quello variabile a quello fisso e viceversa.
Soltanto il 7,5% dei titolari di mutui si sono rivolto alle filiali toscane degli istituto di credito del gruppo per avere ulteriori informazioni, mentre le rinegozazioni dei mutui sono state particolarmente modeste.
UN'ALTRO CASO DI RINEGOZIAZIONE MUTUI
Un altro caso è avvenuto all' Adiconsum di Prato dove un di pendente di una impresa edile che aveva in precedenza accesso un mutuo di venti anni che, sulla nell' ipotesi di rinegoziazione, alla scadenza dei venti anni avrebbe dovuto pagare 52.000,00 euro di rate non versate a cui si sarebbero aggiunti gli interessi del conto accessorio, che avrebbe così scaturito una somma da pagare pari al doppio dell' importo dovuto. In conlusione, il dipendente nel corso degli anni non avrebbe dovuto pagare i 52.000,00 euro e in compenso poi avrebbe dovuto elargire più di 100.00,00 euro, dopo aver estinto il mutuo. I fatti sopra indicati devono dunque indurre i mutuatari a dover valutare scrupolosamente la possibilità di accedere alla rinegoziazione.